Nuove ipotesi sulle fasi costruttive del duomo di Modena
Estratto da un articolo in corso di pubblicazione
"Dal 2006 ad oggi la cattedrale di Modena si è mostrata, agli occhi di chi scrive, nelle sue debolezze. Tra rilievi del degrado, del quadro fessurativo e dei danni causati dai sismi, si è avuto modo di osservare da vicino le ferite delle vicende recenti, ma anche di quelle remote, di cui questo corpo, docile, serba silenziosa memoria. Si è presto avvertita la presenza, sotto gli occhi, di un intreccio di trame e di una sovrapposizione di segni. Dai muri che si osservavano è affiorata in superficie, in tutta la sua autorevole e preziosa autenticità, la presenza di 900 anni di storia. L’entusiasmo di provare a districare queste trame, datare questi segni, riconoscere quali appartenessero ad un passato recente e quali ad uno remoto, è stato travolgente. Ci si è immediatamente appassionati alla storia del monumento, fino ad accorgersi che la si stava ripercorrendo, ma lungo nuovi sentieri, diversi da quelli battuti dagli studi finora pubblicati. Si stava riosservando il Duomo e rileggendo il suo passato da un diverso punto di vista: il Duomo inteso come struttura. Non solo, quindi, come un capolavoro dell’architettura e dell’arte scultorea, ma anche come un organismo sensibile alle circostanze ambientali e a quelle costruttive, nelle sue forze e nelle sue vulnerabilità. Si stava riconsiderando la sua storia, in altre parole, come quella di muri, archi e travi previsti secondo un preciso disegno lanfranchiano, ma poi composti secondo un ordine diverso, ora adattati alle cogenze del cantiere, ora scomposti dai cedimenti e dai dissesti occorsi, quindi ripristinati o riadattati, nel tempo, secondo nuove necessità, gusti o incombenze. Da questo diverso punto di vista, sono venuti in luce aspetti finora rimasti nascosti e progressivamente hanno preso vigore, in chi scrive, alcune ipotesi storiche che rimettono in discussione quelle consolidate dalla letteratura. In particolare, si sono maturate nuove osservazioni sulle fasi costruttive, sull’aspetto lanfranchiano originario e sulle cattedrali preesistenti all’attuale. (...)" ES
vedi sezione RESEARCH
"Dal 2006 ad oggi la cattedrale di Modena si è mostrata, agli occhi di chi scrive, nelle sue debolezze. Tra rilievi del degrado, del quadro fessurativo e dei danni causati dai sismi, si è avuto modo di osservare da vicino le ferite delle vicende recenti, ma anche di quelle remote, di cui questo corpo, docile, serba silenziosa memoria. Si è presto avvertita la presenza, sotto gli occhi, di un intreccio di trame e di una sovrapposizione di segni. Dai muri che si osservavano è affiorata in superficie, in tutta la sua autorevole e preziosa autenticità, la presenza di 900 anni di storia. L’entusiasmo di provare a districare queste trame, datare questi segni, riconoscere quali appartenessero ad un passato recente e quali ad uno remoto, è stato travolgente. Ci si è immediatamente appassionati alla storia del monumento, fino ad accorgersi che la si stava ripercorrendo, ma lungo nuovi sentieri, diversi da quelli battuti dagli studi finora pubblicati. Si stava riosservando il Duomo e rileggendo il suo passato da un diverso punto di vista: il Duomo inteso come struttura. Non solo, quindi, come un capolavoro dell’architettura e dell’arte scultorea, ma anche come un organismo sensibile alle circostanze ambientali e a quelle costruttive, nelle sue forze e nelle sue vulnerabilità. Si stava riconsiderando la sua storia, in altre parole, come quella di muri, archi e travi previsti secondo un preciso disegno lanfranchiano, ma poi composti secondo un ordine diverso, ora adattati alle cogenze del cantiere, ora scomposti dai cedimenti e dai dissesti occorsi, quindi ripristinati o riadattati, nel tempo, secondo nuove necessità, gusti o incombenze. Da questo diverso punto di vista, sono venuti in luce aspetti finora rimasti nascosti e progressivamente hanno preso vigore, in chi scrive, alcune ipotesi storiche che rimettono in discussione quelle consolidate dalla letteratura. In particolare, si sono maturate nuove osservazioni sulle fasi costruttive, sull’aspetto lanfranchiano originario e sulle cattedrali preesistenti all’attuale. (...)" ES
vedi sezione RESEARCH